giovedì 11 dicembre 2014

Il master non è la soluzione a tutti i problemi



Si termina la scuola, si intraprende l’università, ci si laurea a pieni voti e poi?
Meglio continuare a studiare per essere ancora più qualificati o buttarsi a capofitto nel mondo del lavoro?

La risposta è abbastanza scontata: se durante i corsi di laurea non si è mai svolta nessuna attività lavorativa riguardante il proprio settore di studi, intraprendere un master può rivelarsi una scelta limitante  costituire un grave handicap in quanto allontana ulteriormente il soggetto dall’entrata nel mondo del lavoro.


I
 tre motivi fondamentali per scegliere di non fare un master sono:

1. Sul mercato del lavoro odierno l’esperienza è fondamentale: i master come i corsi di laurea triennale e specialistica forniscono una formazione ancora troppo teorica.
 
Basta scorrere un sito di annunci di lavoro per osservare che invece le posizioni di lavoro ricercate richiedono esperienza pluriennale e consolidata nel ruolo (anche se si è giovani). 
Anche se si cerca uno stage molto spesso richiedono un profilo con un’altra esperienza di stage alle spalle. Quindi è importante entrare il prima possibile nel mondo del lavoro. 

2. Spesso si sceglie un master perché al termine è previsto uno stage, ma non è una valida opportunità lavorativa: gli stage offerti dalle università a seguito di un master spesso non corrispondo alle reali aspirazioni lavorative degli studenti. È difficile avere la possibilità di scegliere uno stage per la posizione che si desidera realmente.
 
Inoltre gli stage hanno breve durata, sono spesso non retribuiti e non prevedono un inserimento successivo in azienda. 

3. Essere più qualificati può portare ad essere scartati per una posizione lavorativa: a chi non è mai capitato di sentirsi rispondere ad un colloquio “lei è troppo titolato per questa posizione” oppure “per noi è più importante l’esperienza”.
 
I laureati senza master trovano lavoro più facilmente e guadagnano di più. Da un’indagine diAlmalaurea (Osservatorio Statistico dell’Università di Bologna) è risultato quanto appena detto.


In sintesi un master ha
 un rapporto qualità – prezzo davvero deludente.
I master universitari e non universitari sono davvero molto costosi e quindi proibitivi per la gran parte degli studenti. 
Secondo la ricerca di Almalaurea solo il 9% degli studenti disagiati ha l’opportunità di accedere ad un master. 

Se poi il ricavo che gli studenti hanno al termine del master (dal punto di vista economico e di soddisfazione lavorativa) non compensa il costo sostenuto, il master è una perdita di tempo.
 
È preferibile entrare il prima possibile nel mondo del lavoro. 
Se la scelta “ master o mondo del lavoro” si pone al termine di una laurea triennale allora forse una possibile scelta è la laurea specialistica. 
È possibile scegliere una laurea specialistica e dare gli esami da non frequentante mentre si svolge un’attività lavorativa. 
Così è possibile coniugare formazione e esperienza allo stesso tempo.

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