giovedì 11 aprile 2013

Il master dopo la laurea: un rifugio da ansie e insicurezze


Un giovane laureato che si appresta ad entrare nel mondo del lavoro affronta un cambio di status - da studente a lavoratore - che può rivelarsi critico e difficile.

Questa transizione può essere infatti portatrice di ansie, insicurezze, dubbi. Il rischio cui si incorre più o meno consapevolmente è quello di utilizzare lo studio post-laurea come un rifugio utile ad aggirare le proprie paure.

La conquista della laurea sancisce a tutti gli effetti la fine della condizione di studente/ragazzo e l’ingresso nella realtà lavorativa degli adulti, la stessa realtà che fino a quel momento il giovane ha riconosciuto come propria delle figure genitoriali, caratterizzate da autorevolezza, responsabilità, autonomia, maturità anagrafica.

È comprensibile che il giovane non si senta ancora pronto a corrispondere a questo modello e che ne respinga l’idea.

Allo stesso tempo è facile sommare a questo il senso di smarrimento causato dal dover abbandonare il ruolo di studente in cui il neolaureato fino a quel momento si è identificato e riconosciuto: dai primi anni e per tutta la durata della sua esistenza.
 
Questo passaggio di status è a tutti gli effetti un salto nel buio che richiede una certa quantità di coraggio: staccarsi dall’identità fino a quel momento ricoperta nella società può determinare la perdita di punti di riferimento per il tempo necessario a conquistare una nuova caratterizzazione di sé, a livello personale, professionale e sociale.

Come se non bastassero le insicurezze individuali, sulle scelte dei giovani agiscono anche l’incertezza e la precarietà generale che stanno dominando questi nostri tempi.
È probabile che la crisi dei mercati, compreso quello del lavoro, la scarsità di sbocchi occupazionali e spesso la difficoltà a raggiungere l’indipendenza economica nonostante un impiego, incidano sulla scelta di alcuni di optare per questa sorta di cristallizzazione nel ruolo di studente.

Per alcuni giovani, quindi, la decisione di continuare a studiare anche dopo la laurea rappresenterebbe una scelta di tranquillità, una parentesi rassicurante e socialmente legittimata che offra il tempo necessario a metabolizzare la fine delle certezze fino a quel momento conosciute e l’ingresso nell’età adulta.

Se la scelta di proseguire la formazione nel post-laurea fosse dettata dall’effettivo desiderio di studiare e di ampliare la propria preparazione si potrebbe trovare una soluzione nelle proposte formative appositamente pensate per i lavoratori e per le loro esigenze, come le offerte di formazione online, i corsi serali, i master con formula week-end e perché no, anche la formazione aziendale stessa.

Chi davvero volesse continuare a studiare non avrebbe difficoltà nell’apprezzare queste opportunità pur avendo compiuto il grande salto nel buio mondo del lavoro.




Nessun commento:

Posta un commento