lunedì 1 novembre 2010

Formazione e Lavoro: la trappola della tapparella elettrica.


La formazione dovrebbe svolgere una funzione di ascensore sociale, aiutando chi nasce povero a poter diventar ricco, se si dimostra capace.
Oltre alle oligarchie, caste e corporazioni varie, un altro elemento oggi ostacola i giovani di valore nell’ottenere il successo che meritano. Si tratta della tecnologia diffusa (internet in testa), che di fatto livella le capacità e performance individuali.
In che modo una tecnologia diffusa e quindi democratica può costituire una barriera all’affermazione del merito individuale? Si tratta della cosiddetta “trappola della tapparella elettrica”: nell’alzare (e abbassare) una tapparella elettrica siamo tutti ugualmente bravi; sforzo e tempo richiesti non variano da soggetto a soggetto. Un campione di body building e una bimba di tre anni ottengono lo stesso risultato nello stesso tempo. Fino a che le tapparelle non erano dotate di motore le performance individuali erano determinate dalle capacità del singolo.

Anche nel mondo del lavoro, l’avvento di internet e delle tecnologie informatiche ha di fatto standardizzato il livello di performance. Nell’era pre-informatica occorreva molta formazione e poi al lavoro molto tempo per reperire dati ed effettuare calcoli; oggi i nativi digitali hanno tutto questo con un paio di click: internet trova tutti i dati di cui ho bisogno ed excel fa tutti i calcoli. Il processo è standardizzato ed automatizzato, l’apporto umano è davvero minimo e non influisce sul risultato finale
La progressiva automazione dei processi produttivi in tutti i settori (agricoltura, industria, servizi) fa sì che a fare la differenza siano le macchine e la tecnologia e non più l’uomo. Ecco perché quando si parla di investimenti allo sviluppo si danno soldi alla ricerca scientifica applicata (che crea macchine migliori) e si tolgono fondi alla formazione (che dovrebbe produrre uomini migliori).


Questo processo, per ora, non conosce ostacoli e supera di continuo confini che sembravano invalicabili: pilotare un caccia e operare chirurgicamente stanno diventando operazioni gestite da macchine. Rimangono ancora alcune funzioni a prevalenza umana, come il prete che si prende cura delle anime e il personal coach che si prende cura del corpo e/o della mente. Ma ci stanno lavorando (è già possibile confessarsi e ottenere l’assoluzione via internet e la pet therapy è oramai affermata).

Per gli irriducibili umanisti, che credono ancora nel valore dell’uomo e nelle potenzialità del singolo individuo, posso suggerire il servizio Cerca Master del sito www.master4you.it.

A questo punto, a che cosa serve la formazione?

5 commenti:

  1. Il paragone della tapparella elettrica calza fino ad un certo punto... le skill legate alle nuove tecnologie sono differenti ma ancora differenzianti! Bisogna sviluppare nuove competenze e vedere il mondo con occhi nuovi ogni giorno, sì un bel master ma che sia aggiornato... perché serva.

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  2. Concordo che il paragone calzi solo fino ad un certo punto. Hai ragione quando affermi che il segreto per fare proprie le nuove tecnologie (e quindi fare in modo che sia l'uomo che le governa a fare la differenza) sia "vedere il mondo con occhi nuovi ogni giorno".
    Giustissimo che i master devono essere aggiornati. Ma è sufficiente che siano aggiornate le tematiche? O anziché trasmettere contenuti (aggiornati!) sarebbe preferibile educare i partecipanti a sviluppare il giusto atteggiamento? Tu che ne pensi?

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  3. Mi rendo conto che il mio commento è un pò fuori luogo e esula dal tema del post ma non posso non commentare la prima frase ".....aiutando chi nasce povero a diventare ricco, se si dimostra capace" siamo sicuri che sia realmente così? O spesso chi nasce povero non ha nemmeno la possibilità di dimostrare le proprie capacità?
    Ciao Silvy

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  4. La formazione ha il compito di facilitare l'ascesa sociale dei meritevoli. E' una scelta intelligente che permette lo sviluppo dei popoli. In molti popoli antichi, lo Stato si prendeva cura direttamente dell'educazione dei giovani, che venivano anche sottratti alle famiglie e allevati come soldati: i migliori facevano carriera, senza limiti; questi popoli dominavano gli altri sconfiggendoli militarmente.
    La variante moderna è preparare i giovani alla conoscenza e al saper fare: alcune Nazioni sono andate in questa direzione e ora ne raccolgono i frutti.
    Ovviamente può accadere che in alcuni paesi la classe dominante preferisca congelare lo status quo: distruggendo il sistema scolastico e rendendo le nomine e le clientele l'unico mezzo di elevazione sociale si finisce per distruggere il futuro del paese a favore dei parenti e degli amici. Fortunatamente noi siamo in Italia, un paese democratico in cui certe cose non potrebbero mai accadere.

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